
il solo guardar fuori, dalla mia finestra, mi portava ad entrare virtualmente in quelle stanze accese. Uomini seduti a scrivere chissà quale lettera di perdono, donne ai fornelli che cucinano al ritmo di salsa, bambini che saltano sul lettone dei genitori e che poi scappano via al primo rumore. In strada la gente cammina velocemente, altre invece si fermano ad ammirare ogni vetrina, qualcuno parla al telefono e qualcun altro parla da solo. Io prendo la mia comoda poltrona e mi accomodo perché c'è ancora tanto da osservare.
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