Osservo i gesti e interpreto le debolezze di ogni persona. Apro gli occhi all'incolumità dell'essere umano, cercando di andare oltre ogni malignità.
giovedì 29 novembre 2012
PECCATI PROVINCIALI n. 18
PECCATI PROVINCIALI
Caricatura [ca-ri-ca-tù-ra] s.f.
Raffigurazione in cui vengono accentuate fino al grottesco alcune caratteristiche del soggetto. Imitazione maldestra o deformazione parodica della realtà.
A volte ci rendiamo conto di chi siamo guardando il nostro amico imitarci, e mentre lui ride divertito, noi permalosi quanto basta ci irritiamo e cambiamo umore. Ogni mattina ci alziamo con il buon intento di proporre alla società il nostro miglior esito, ma quel personaggio si burla di noi e ci abbandona proprio quando necessitavamo il suo sostegno. Dovremmo prenderlo come un gioco, e divertirci anche noi: Caricando quel nostro modo di fare bizzarro, o quel movimento di mani mentre parliamo, solo se tale carico di enfasi ci tuteli e non ci lasci nudi.
Lo sbaglio è quell'inconsapevolezza della risorsa che c'è nella Caricatura di Noi Stessi, in quanto è uno dei pochi sistemi che serve per capire chi siamo veramente, senza pagare la parcella.
CRONACA SENTIMENTALE
Arrivo in ritardo all'appuntamento e il posto è già stato occupato da un'altra signore. È colpa mia, quindi non faccio storie e mi accomodo ad aspettare sfogliando uno dei giornali di Gossip, perché altro non c'è. Ma ad un certo punto:
Allora signora come la facciamo sta piega oggi?
Voluminosa! Devo andare ad un party anni '20 e mi devo adeguare allo stile, farei un acconciatura vintage!
Davvero? Grandioso! Anch'io oggi sono invitata ad un happy hour, ma il posto è così glamour... direi che a me deve farmi un taglio street ma fashion.
Sono confusa, i termini usati da queste signore sono quelli che leggo su questa rivista di Gossip, quindi decido di richiuderla e di posarla nell'apposito cesto. Mi posizione per benino di fronte a loro e come se accendessi la TV inizio a guardare un film genere demenziale. Ormai i parrucchieri potrebbero anche evitare di spendere soldi per quelle riviste che da sempre hanno primeggiato nei loro saloni, e dare dei microfoni alle clienti affinché anche con i phon accesi tutte le altre possano ascoltare la storia, e darsi appuntamento alla settimana dopo per un'altra puntata.
IL NERO COME LE MIE PAROLE, IL NERO LIMPIDO PER LA SUA CHIAREZZA.
IL NERO E' NERO SI PU0' INGANNARE.
IL NERO E' PULITO E COPRE LE PAURE MA SENZA IL BIANCO NON POTREI SCRIVERE CON QUESTO INCHIOSTRO NERO E LE MIE PAROLE SAREBBERO COL VENTO.
IL BIANCO ATTRAE VERSO DI SE PERCHE' PURO.
IO SONO IL BIANCO, L'ANIMA GEMELLA DI ME STESSA AFFASCINATA DALLA TOTALITA' DEL NERO CHE SI TRASFORMA NELLA MIA BELLA MALINCONIA.
IO SONO IL NERO
IO SONO IL BIANCO
CATTURO E PROTEGGO
CONFONDO E COMPRENDO.
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