Lontano da Torino corre il mio treno … sempre corre … in mente il silenzio e la quiete della città. le piazze e le statue e i grandi portici che cercavano d’inghiottirmi…. Divisa a metà dal Po, divideva anche me e confusa, invocavo la mia strada e non godevo del tempo che mi avevano donato per restare con la maestosa signora. Un grande regalo.
Il caffè d’Europa … un luogo di passaggio. Questa è la sensazione che mi ha dato Torino … così diversa dal resto dell’Italia … così dolce e arcigna insieme …. Così
Misteriosa e ora… anche un po’ mia ….
Osservo i gesti e interpreto le debolezze di ogni persona. Apro gli occhi all'incolumità dell'essere umano, cercando di andare oltre ogni malignità.
lunedì 25 gennaio 2010
Sul treno...
IL NERO COME LE MIE PAROLE, IL NERO LIMPIDO PER LA SUA CHIAREZZA.
IL NERO E' NERO SI PU0' INGANNARE.
IL NERO E' PULITO E COPRE LE PAURE MA SENZA IL BIANCO NON POTREI SCRIVERE CON QUESTO INCHIOSTRO NERO E LE MIE PAROLE SAREBBERO COL VENTO.
IL BIANCO ATTRAE VERSO DI SE PERCHE' PURO.
IO SONO IL BIANCO, L'ANIMA GEMELLA DI ME STESSA AFFASCINATA DALLA TOTALITA' DEL NERO CHE SI TRASFORMA NELLA MIA BELLA MALINCONIA.
IO SONO IL NERO
IO SONO IL BIANCO
CATTURO E PROTEGGO
CONFONDO E COMPRENDO.
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