Osservo i gesti e interpreto le debolezze di ogni persona. Apro gli occhi all'incolumità dell'essere umano, cercando di andare oltre ogni malignità.

lunedì 4 gennaio 2010

IL GIUDIZIO SOLO AL CUORE

AUTORE: Baglivo Manuela

SOGGETTO: Indino Maria

TITOLO: Il giudizio solo al cuore

“Ci fermammo sulla soglia di una casa inabitata e fu lì che mi disse del suo amore al quale io dichiarai di corrispondere, testimoni i nostri cuori trepidanti e la nascente luna”
Maria Indino

Maria piccola e minuta, capelli a carré bianchi e piccole mani che muove ad ogni parola che pronuncia. È la mia prozia, la mia seconda mamma, la donna che mi ha cresciuto, la donna da cui ho appreso il senso della vita. La zia mi racconta gli anni ’40 – 50, attraverso la storia del suo unico amore, guardando insieme le foto e le lettere, da lei accuratamente nascoste. È nata il 22 aprile del 1929, l’ultima di nove figli, la più minuta, la sarta dalle piccole mani. Appena sedicenne si fidanza con il figlio del notaio del paese: R. S., un amore che dura undici anni. Lui le insegna ad amare e a vivere, ma sua madre costringe R. a sposare un’altra donna, per ovvi motivi economici. Da quel momento in poi, mai più un amore, mai più niente … a parte me … A voce bassa mi dice: “È stato lui ad insegnarmi tutto”. Negli anni della relazione, ha potuto conoscere Lecce, per lei una conquista! Ricorda quelle che lei chiama “le gite al mare” che dal paese dista appena 3 km, i momenti passati a chiacchierare all’ombra della quercia Vallonea e i discorsi che si facevano seduti sugli scogli. Ha tanto da raccontare quando le si chiede della differenza sociale : “ la domenica pomeriggio R. mi comprava un dolcetto al forno, ma quando tornavo a casa mi sentivo in colpa perché i miei fratelli non avevano molto da magiare”. Tutti collaborano per l’ economia della famiglia, la zia lo fa con i soldi del suo lavoro da sarta e prendendosi cura di suo padre e di sua madre. Perso il padre tutti i fratelli vanno al nord per lavorare, lei inizia un nuovo percorso, sola con la madre che morirà negli anni ’70, dopodiché continua la sua vita nel ricordo di quell’amore e di quel tradimento all’amore, tagliando a metà tutte le foto che li ritraevano insieme. Tricase è un piccolo paesino del sud – salento, una realtà differente dal resto dell’Italia distrutta dalla seconda guerra mondiale. A Tricase l’unico problema era la fame, per il resto il vero tormento è sempre stato il giudizio della gente …

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