In un concorso di bellezza è facile farsi notare, normalmente dovrebbe essere la meno vestita ad attrarre l’attenzione verso di se.
Erano tutte frenetiche, le loro voci stridule uscivano fuori dalla sala arrivavano fin giù per la strada e infastidivano non poco i passanti.
Erano irritanti e se ti soffermavi ad ascoltare le frasi erano uguali, sempre a dire le stesse cose “come mi sta questo costume?” “ma sono soda?” “oddio la pancia!” “guarda quella, così bassa.. !” etc. etc.
L’oca è un animale molto simpatico quindi eviterò di associarle a delle oche più che altro sembravano delle scimmie in calore, quelle con la coda lunga e molto piccole.
Ad una ad una entravano nella grande sala e sfilavano i loro corpi, sorridevano e ammicavano e al momento della presentazione la loro voce mi faceva rabbrividire, capisco gli uomini violenti alle prese con le loro donne con i loro lamento col ripetersi delle stesse frasi, anche io sarei capace di tanta crudeltà messo in quelle condizioni.
Ricordo ancora dal mio cortile quando vivevo con i miei le voci delle donne che abitavano di fronte il mio palazzo, loro non parlavano, gridavano piuttosto a tutte le ore del giorno e della notte e la mattina non era mai un buongiorno, per non parlare delle voci delle mie zie, squillanti e assillanti mi chiedevano della mia vita ogni giorno, un ripetersi di parole…
Ma ritornando a noi e alla nostra passerella, queste bionde false e more rifatte continuavano a sfilare ed io povero uomo della giuria mi annoiavo da morire e credetemi ero solo io ad annoiarmi, accanto a me dei Labrador sbavavano ad ogni loro ancheggiare, “datemi una pistola”, ho pensato.
Un colpo in testa adesso prima ai miei colleghi giurati e poi a quelle scimmie dalla coda lunga.
Ormai distratto prendo un depliant che pubblicizzava l’evento e incomincio a sfogliarlo ma una voce cattura la mia attenzione, non mi volto rimango col capo chino e ascolto, come era calda, pacata, dolce, morbida, quasi timida ma precisa, vitale, incomincio ad urlare “è lei, deve vincere lei!”
La ragazza va via e la giuria mi guarda come se fossi un pazzo, un tipo mi dice anche “ma se avrà appena la seconda?”
Mi alzai e salutai tutti erano anni che non sentivo una voce così bella, da vera donna..
Una donna!
Non potevo farmela sfuggire io stavo solo cercando una bella voce…
Osservo i gesti e interpreto le debolezze di ogni persona. Apro gli occhi all'incolumità dell'essere umano, cercando di andare oltre ogni malignità.
mercoledì 25 aprile 2007
la voce
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LA VOCE

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