Osservo i gesti e interpreto le debolezze di ogni persona. Apro gli occhi all'incolumità dell'essere umano, cercando di andare oltre ogni malignità.

mercoledì 31 luglio 2013

Se Proprio Devo: Le Marine del Salento!

TORRE LAPILLO PORTO CESAREO E MARINE DI NARD0': La qualità della vita può migliorare anche senza intaccare il patrimonio naturale, ed è proprio a questo che pensi quando sei su queste incredibili dune di spiaggia finissima, dal mare chiaro e cristallino di queste marine. Una tartaruga caretta caretta, depone le sue uova nelle sabbie di Porto Cesareo, e lo fa dopo 25 anni dalla propria nascita. La spettacolare curiosità è che depongono le uova dove sono nate anch'esse, nel caso si fossero trovate bene: La natura ci suggerisce i luoghi da valutare con più attenzione. GALLIPOLI: Perdo il controllo di me stessa: il vortice storico mi rapisce, cammino lentamente quasi in punta di piedi come se camminassi su di un ricamo d’uncinetto che queste donne sedute al fresco fuori le loro case, conoscono bene. Sono le sei del mattino e il mercato del pesce richiama la mia attenzione. Esco dalla fiaba ed entro nel cuore vivo del popolo gallipolino, devo lottare per farmi spazio e scegliere il pesce migliore e al miglior prezzo. Stanca ma appagata, guardo il faro e seduta su dei gradini di una chiesa storica mi rilasso mentre il sole si alza in alto in questo cielo azzurro intenso che ormai ha ipnotizzato il mio cuore. LE MARINE DI TAVIANO, RACALE E ALLISTE: L’ora del tramonto sta per arrivare, intorno a me una schiera di ville signorili mi accompagnano verso il mare, ma ancora prima una torre in stile moresco mi annuncia che sono arrivata a Torre Suda: un bel respiro e un tuffo rigenerante. Nella roccia, piccole vasche scavate chiamate le Bagnarole, dove facevano il bagno i nostri avi nell’800. Il sole caldo mi asciuga in fretta, mi rivesto quindi, e continuo il mio cammino arrivando a Mancaversa dove il verde curato nei minimi particolari, le bianche costruzioni e i giardini dell’entroterra mi rilassano la mente e decido di fare uno spuntino. UGENTO E LE SUE MARINE: Il paesaggio è magico, si respira leggenda. Nel 280 a.C. il re degli epiroti passò con la sua flotta lungo la costa ionica del Salento per raggiungere e prestare aiuto agli amici tarantini contro Roma, ma l’imbarcazione andò distrutta battendosi contro le scogliere. Si tratta delle famose Secche di Ugento, che sono tutt’ora segnalate nelle carte nautiche per la loro pericolosità. Sono a Torre San Giovanni e la storia mi urla: Mamma Li Turchi! Ho passeggiato sul Ponte di Corso Annibale e guardato il mare sbattere sul litorale roccioso; sognato ad occhi aperti guardando il sole e ho mangiato dell’ottima paranza in uno dei locali qui intorno. MARINE DI SALVE, MORCIANO E PATU’: Case a corte, palazzi storici cercano di trattenermi a Salve, ma una fortissima sensazione mi trasporta alle sue marine. Il vento è caldo e il paesaggio così vasto m'invogliano quasi a correre verso queste fantastiche spiagge. Da Torre Pali a Pescoluse e Posto Vecchio il litorale si presenta con una sabbia bianchissima e finissima, bagnata da una mare trasparente tanto da meritarsi il soprannome: le Maldive del Salento. Chiudo gli occhi e apro le braccia per sentire addosso tutto il sole, il mare e il vento di questa terra. Qui ci si sente davvero nella leggenda stessa del Salento. Non ci sono monumenti particolarmente interessanti, qui è la natura stessa a parlare, quasi a gridare, e anche a me vien voglia di urlare e sentirmi libera, perché è proprio questo che sento quando sono qui: mi sento libera. SANTA MARIA DI LEUCA: Il Faro indica la direzione giusta: sono a Santa Maria di Leuca, terra di pellegrinaggio e di scambio di culture differenti. Il vento mi porta profumi di piante aromatiche che si possono ammirare in tutto il litorale. Le splendide ville fanno da cornice a quest’allettante atmosfera, a questo luogo in cui Ionio e Adriatico si scontrano o si abbracciano danzando uniti e portando segreti ormai adagiati nel profondo fondale. La luce mi spiazza: in greco, Leuca significa Bianca, per il biancore che gli scogli acquistano quando si infrange l'onda del mare. Per me rappresenta la luce che qui rende tutto più spettacolare e vivo. Impossibile rimanere immuni da tale bellezza. MARINE DI TRICASE, CASTRO E SANTA CESAREA TERME: Da via tempio, strada cavalcata dai Templari, arrivo in Piazza Pisanelli e la città di Tricase mi affascina: Palazzo Gallone e le due imponenti Chiese sembrano un dipinto d’epoca. Un bel luogo per ritrovarsi con gli amici e godere del suggestivo panorama storico. Proseguo la strada che mi porta direttamente a Marina Serra con la sua piscina naturale e scogliera da far venire i brividi. Continuo il mio percorso e mi ritrovo a Tricase Porto che mi accoglie con le sue barchette, e le tante ville storiche. Pochi chilometri ancora e sono a Castro e la fiaba ha inizio col suo bel borgo arroccato sopra l’alta roccia che si tuffa in un mare trasparente. Vorrei fermarmi ma Santa Cesarea Terme mi chiama e io corro da lei. Il fascino orientale m’inebriano e il mare cristallino mi costringe a non voler andare più via da qui. OTRANTO: Sono a Otranto e tutto mi parla di antiche culture, incontri e scontri tra popoli, e mi sento coinvolta in questo insieme di storia e bellezze artistiche. Sono arricchita solo guardandomi introno. Strade lastricate di pietra e vicoli pieni di vita, scalinate che si uniscono a stradine che scendono al porto o che salgono in terrazzi mozzafiato. Il Mosaico Pavimentale della Cattedrale, mi stordisce per il minuzioso e perfetto lavoro. Solare e col suo fascino orientale mi annebbia totalmente e sono già sua: dormo con lei, mi ha promesso che vedrò la prima alba d'Italia.

2 commenti:

Rosario ha detto...

Ma sempre in giro stai? :-)

vacanze salento ha detto...

Il mare del Salento e della Puglia è famoso tra turisti e visitatori